Carità come dono di Dio in Cristo, carità come frutto dello Spirito santo, carità come credibilità della chiesa, carità come comunione liberante, carità come condivisione, carità come riconciliazione, carità come anticipazione del futuro ultimo…. (Progetto Pastorale, Pasquale Paglia)

L’icona del buon samaritano deve divenire stile abituale di una comunità: dobbiamo lasciarci fasciare le ferite da Cristo che con tutta la tenerezza di Dio si china sull’uomo, il quale poi deve diventare capace di amare per amore del Signore, e chinarsi su quei brandelli di umanità ancora ai margini delle nostre strade. Il singolo e la comunità una volta guariti sono capaci di chinarsi sulle piaghe di questa umanità: papa Francesco direbbe che è la carne di Cristo.

Una comunità deve avere un cuore e avere a cuore. Necessitano però anche le braccia. Bisogna tradurre in modo adeguato il servizio affinché sia degno dell’amore che lo ispira.

La Caritas è chiamata a coinvolgere la comunità nelle varie emergenze; mantenere i contatti con le altre organizzazioni caritative che operano nell’ambito della chiesa locale; coltivare i rapporti con tutti gli enti pubblici preposti a servizi umanitari; accogliere disponibilità personali e familiari per servizi caritativi; favorire il dialogo con le persone sole e le famiglie disagiate; sensibilizzare la comunità tutta alla dimensione della carità; sensibilizzare la liturgia e la catechesi alla carità.

Ma per essere realmente in grado di leggere ed interpretare le esigenze degli ultimi, c’è bisogno anche di un luogo permanente di ascolto (in parrocchia è già attivo un centro di ascolto): lettura, analisi e ricerca delle varie situazioni a rischio, nella parrocchia; infatti difficilmente senza questo impegno si può avere un’adeguata conoscenza dei reali bisogni di tutti, sia per la grandezza della comunità sia anche, a volte, per un naturale ritegno di chi si trova nel bisogno a comunicarlo; in una comunità può accadere di tutto, da un’improvvisa crisi familiare ad un incombente scadenza (spesso di tipo finanziario), alla drammatica scoperta di un figlio che si droga, che beve, che gioca etc.;

Ricordandoci che <<i poveri li avrete sempre con voi>> (Gv 12,8), e che <<ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me>> (Mt 25,40); siamo chiamati su questo terreno a porre tutto il nostro impegno. Le due frasi dicono infatti che mai esisterà un mondo senza poveri e che nei poveri vi è la presenza stessa di Gesù; si potrebbe dire che come su ogni altare Gesù rinnova la sua presenza sacrificale incruenta così in ogni povero rinnova la sua incarnazione. Nel nome di Gesù la chiesa è chiamata ad annunciare continuamente <<ai poveri un lieto messaggio, ai prigionieri la liberazione, ai ciechi la vista, la libertà agli oppressi …l’anno di grazia del signore>> (Lc 4, 18-19).

Caritas

La Caritas è preposta ai seguenti servizi:

  • Istituire un luogo permanente di ascolto. In parrocchia è attivo un centro di ascolto.
  • Necessità di lettura, analisi e ricerca aggiornate delle varie situazioni a rischio della parrocchia, anzi della città;
  • necessità di un’adeguata conoscenza dei reali bisogni di tutti (conoscenza non facile sia per la grandezza della comunità sia anche, a volte, per un naturale ritegno di chi si trova nel bisogno a comunicarlo); tuttavia come in ogni altra comunità, può accadere di tutto, da un’improvvisa crisi familiare ad un incombente scadenza (spesso di tipo finanziario), da un’esigenza di trasporto di chi non possiede mezzi adeguati alla drammatica scoperta di un figlio che si droga etc.

La Caritas è chiamata, inoltre, a:

  • coinvolgere la comunità nelle varie emergenze secondo le indicazioni della Caritas nazionale e diocesana;
  • mantenere i contatti con la Caritas diocesana e con le altre organizzazioni caritative che operano nell’ambito della chiesa locale;
  • coltivare i rapporti con tutti gli enti pubblici preposti a servizi umanitari;
  • accogliere disponibilità personali e familiari per servizi caritativi;
  • favorire il dialogo con le persone sole e le famiglie disagiate;
  • sensibilizzare la comunità tutta alla dimensione della carità;
  • sensibilizzare la liturgia e la catechesi alla carità;
  • rendersi promotori di nuove iniziative e di progetti caritativi.

 

Il lunedì mattina ci si vede per preparare i pacchi dono dei generi alimentari

Il martedì pomeriggio si distribuiscono i generi alimentari

 

CAV

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Sportello Lavoro

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Centro di ascolto

La caritas e centro di ascolto parrocchiale, unitamente elle caritas di altre parrocchie, si sono occupati anche di un censimento delle professioni e delle disponibilità di un’ora settimanale per i bisogni della comunità, senza tuttavia dar seguito a questa proposta.

 

Il centro di ascolto e il doposcuola solo per appuntamento in questo periodo in attesa di poter riaprire.